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Focus sul commercio nei quartieri: secondo incontro nel Cervese Sud

“Più attenzione alle nuove dinamiche, con la consapevolezza che l’Amministrazione non è un avversario, ma un alleato”


Un confronto a 360 gradi, che ha toccato un ampio ventaglio di temi: è quanto avvenuto giovedì 4 maggio nell’incontro con i commercianti di S. Egidio e Vigne (quartiere Cervese Sud). Era il secondo degli appuntamenti nei quartieri promossi dall’Assessore allo Sviluppo Economico Lorenzo Zammarchi per conoscere le istanze e i bisogni degli operatori commerciali del territorio.
Presenti oltre 20 operatori, Elena Bucci in rappresentanza di Confcommercio, Vanni Zanfini per la Confesercenti, oltre al Presidente di quartiere Diego Pagliarani. “Si è partiti dall’analisi delle problematiche economiche macro che contraddistinguono questo particolare momento storico – riferiscono il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore Lorenzo Zammarchi -, per poi mettere a fuoco gli obiettivi  da raggiungere e le motivazioni che ci spingono a intraprendere questa iniziativa, ribadendo in modo chiaro lo spirito della serata, di ascolto e dialogo. E infatti, a parte qualche larvata polemica iniziale, il dibattito ha preso subito un’impronta propositiva, concentrandosi in particolare sulle iniziative da intraprendere sia dagli esercenti che dall’Amministrazione. Ci ha colpito, soprattutto, l’estrema varietà degli interventi registrati nel corso della serata: accanto alle richieste, in qualche modo prevedibili, di riduzione delle tasse (con particolare riferimento alla Tari e alla tassa sulle insegne) e di snellimento della burocrazia, si è parlato di molto altro. Ad esempio, della necessità di iniziative che aiutino gli operatori commerciali ad affrontare le dinamiche moderne (come corsi manageriali, di comunicazione, di marketing on-line, di PNL, di motivazione, di organizzazione eventi), della possibilità di estendere l’iniziativa degli infopoint diffusi anche ad altri esercizi, dell’ipotesi di prevedere incentivi per la ristrutturazione dei negozi, della creazione di modalità di dialogo aperto con il Comune, attraverso gruppi che rappresentino gli esercizi che non sono in centro storico. C’è chi ha rilevato come la crisi abbia non solo ripercussioni economiche, ma anche psicologiche, che comunque danneggiano l’attività, perché i clienti rischiano di allontanarsi se in negozio incontrano operatori con atteggiamento scoraggiato e pessimista.

A conclusione della serata si è riportata la necessità degli esercenti di mettersi in discussione, di affrontare la crisi con spirito costruttivo avendo attenzione alle nuove dinamiche commerciali, smettendo di vedere l’Amministrazione come un nemico, ma come un alleato, un interlocutore con cui confrontarsi in un’ottica di crescita e miglioramento”.